M.A. Froio
Lo Shiatsu per me (di M.A. Froio)
Avevo circa 14 anni, la prima volta che scoprii lo yin e lo yang (energie in equilibrio che caratterizzano lo shiatsu e non solo), grazie ad un compito assegnato da un insegnante alle scuole medie.
Sono passati molti anni da allora, ma la curiosità per questi metodi, oggi chiamati alternativi rispetto alla medicina allopatica ed olistici, non è mai cessata.
Quando pensavo che ormai la mia curiosità, fosse esurita, allora mi imbattevo in un articolo di giornale, un filmato od altro, che mi facevano capire quanto l’interesse fosse ancora alto, come alto era l’ammirazione ed il fascino per questa capacità dell’uomo di rigenerarsi.
Grazie all’associazione Aurora ho la possibilità, negli ultimi anni, di studiare e praticare lo SHIATSU e così molti interrogativi sono stati chiariti, ma anche nuove domande premono per avere risposta.
Attraverso lo shiatsu, ho imparato ancora di più a vedere la vita e me stessa, come una serie di azioni e reazioni, equilibri rotti e ricomposti e si è rafforzata in me la certezza, che si può raggiungere l’equilibrio ed il benessere psico-fisico.
A mano a mano, il grande puzzle della vita si ricompone, incastrando tra loro diversi aspetti della vita facendo si che quella che prima era una canzone stonata, diventasse una bellissima melodia.
Certo non è tutto facile, ma con amore, applicazione, tenacia, chi viene trattato con lo shiatsu, può essere aiutato a riacquistare quell’equilibrio vitale rotto che può manifestarsi con un mal di testa, una tensione muscolare, un’eruzione cutanea, un silenzio prolungato.
Lo shiatsu, ci permette di lavorare sulla persona, riequilibrando le sue energie, proprio come un pianista che si esercita su un brano, regalandoci alla fine una bellissima melodia.